In gravidanza gli Acidi grassi da olio di pesce riducono il rischio di respiro sibilante e asma nella prole


L’integrazione con Acidi grassi polinsaturi n-3 a lunga catena ( PUFA n-3 a lunga catena ) nel terzo trimestre di gravidanza ha ridotto il rischio assoluto di sibili respiratori persistenti o asma e di infezioni del tratto respiratorio inferiore nei figli di circa 7 punti percentuali, o di un terzo.

Un ridotto apporto di PUFA n-3 a lunga catena può contribuire alla crescente prevalenza di disturbi da respiro sibilante.

È stato valutato l'effetto della integrazione con Acidi grassi n-3 a lunga catena nelle donne in gravidanza sul rischio di sibili persistenti e asma nei propri figli.

Sono state randomizzate 736 donne in gravidanza a 24 settimane di gestazione a ricevere 2.4 g di PUFA n-3 a lunga catena ( olio di pesce ) oppure placebo ( olio d'oliva ) al giorno.

I figli di queste donne hanno costituito la coorte Copenhagen Prospective Studies on Asthma in Childhood 2010 ( COPSAC2010 ), e sono stati seguiti in modo prospettico con una vasta fenotipizzazione clinica.

L'endpoint primario era la presenza di sibili persistenti o d’asma; gli endpoint secondari includevano infezioni del tratto respiratorio inferiore, esacerbazioni d'asma, eczema e sensibilizzazione allergica.

In totale 695 bambini sono stati inclusi nello studio e il 95.5% di loro ha completato il periodo di follow-up di 3 anni.

Il rischio di sibili persistenti o asma nel gruppo di trattamento è stato del 16.9% rispetto al 23.7% nel gruppo di controllo ( hazard ratio, HR=0.69; P=0.035 ), corrispondente a una riduzione relativa del 30.7%.

L’analisi di sottogruppo ha indicato che l'effetto era più forte nei figli di donne i cui livelli di Acido Eicosapentaenoico ( EPA ) e Acido Docosaesaenoico ( DHA ) nel sangue erano nel terzo più basso della popolazione dello studio al momento della randomizzazione: 17.5% rispetto a 34.1% ( HR=0.46; P=0.011 ).

Le analisi degli endpoint secondari hanno dimostrato che l’integrazione con PUFA n-3 a lunga catena era associata a un ridotto rischio di infezioni del tratto respiratorio inferiore ( 31.7% vs 39.1%; HR=0.75; P=0.033 ), ma non vi è stata alcuna associazione statisticamente significativa tra integrazione con PUFA n-3 a lunga catena e riacutizzazioni di asma, eczema o sensibilizzazione allergica.

In conclusione, l’assunzione di PUFA n-3 a lunga catena nel terzo trimestre di gravidanza ha ridotto il rischio di sibili persistenti o asma e di infezioni del tratto respiratorio inferiore nella prole di circa 7 punti percentuali, o di un terzo. ( Xagena2016 )

Bisgaard H et al, N Engl J Med 2016; 375: 2530-2539

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